Il Riparti Piemonte punta ad azzerare gli oneri di urbanizzazione e semplificare le pratiche per rilanciare l’edilizia

Il Piemonte riparte anche e soprattutto dall’edilizia, settore trainante per molti altri comparti dell’economia della regione e quindi di crescita per tutto il sistema, pesantemente colpito dal lockdown imposto dall’epidemia da coronavirus. Per agevolare questo rilancio, una parte importante del disegno dilegge “Interventi di sostegno finanziario e di semplificazione per contrastare l’emergenza da Covid-19”, approvato il 4 maggio dalla Giunta, prevede una serie di disposizioni in materia di governo del territorio che vanno nella direzione della massima semplificazione e accelerazione dell’iter dei procedimenti amministrativi e della riduzione di oneri e adempimenti in materia di urbanistica, edilizia e di paesaggio.

Tra gli interventi, spicca lo stanziamento a bilancio di 50 milioni di euro a copertura totale o parziale degli oneri di urbanizzazione dovuta ai Comuni da cittadini e imprese per interventi edilizi.

A favore dei gestori di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, è stata introdotta poi la possibilità di ampliare i propri dehors, per adeguarsi alle misure di distanziamento sociale imposte dall’epidemia, a titolo gratuito, previa una semplice comunicazione al Comune, che attesti il rispetto delle norme in materia di ambiente, paesaggio e sicurezza, nonché l’impegno alla rimozione delle opere a fine emergenza.

“Sono molto soddisfatto del lavoro effettuato fino ad adesso – ha dichiarato il vicepresidente Carosso – .Ringrazio i nostri uffici, perché siamo riusciti a dare il primo segnale contro la burocrazia delle pubbliche amministrazioni. I cittadini e le imprese piemontesi hanno bisogno di meno vincoli e più risorse. Con il nostro disegno di legge abbiano iniziato il percorso in questa direzione. Con più competenze ai Comuni e tempi brevi e certi, saremo in grado di dare risposte pronte ed adeguate per favorire la ripartenza”.

Per quanto riguarda nello specifico il governo del territorio, 23 articoli del disegno di legge (dal 42 al 64) sono stati appositamente studiati per snellire le tempistiche e i procedimenti che regolano la materia, nelle more della prevista revisione organica di tutta la normativa urbanistica ed edilizia regionale.

Le misure “urgenti e temporanee” saranno in vigore dalla data di entrata in vigore della legge al 31 gennaio 2022 e potranno essere applicate anche ai procedimenti già avviati, ma non ancora conclusi.