I LAVORATORI SCELGONO IL WELFARE
Secondo quanto emerge dalla ricerca di Randstad Employer Brand, i fattori più importanti che determinano la scelta di un nuovo lavoro sono il Work-life balance, un’atmosfera di lavoro piacevole, una buona retribuzione e i benefit.
Commissionata da Randstad all’istituto di ricerca Kantar TNS e condotta su quasi 185.000 persone in 33 paesi in modo indipendente con un’analisi approfondita su più di 6.100 aziende a livello globale, la ricerca Randstad Employer Brand ha misurato il livello di attrattività percepita delle aziende italiane da parte dei potenziali dipendenti. In Italia sono state intervistate circa 6.300 persone di età compresa tra 18 e 65 anni, un campione rappresentativo di occupati, studenti e non occupati, a cui è stato chiesto quali fattori rendano un’azienda attrattiva tra le 150 selezionate con oltre 1000 dipendenti con sede in Italia e conosciute da almeno il 10% della popolazione.
Le persone lavorano sempre più per una “cultura aziendale” e non soltanto per un’azienda, pertanto anche le imprese, come i candidati, devono ormai essere in grado di risultare attrattive se vogliono attirare personale di qualità, comunicando con trasparenza ed efficacia quali sono i propri valori e cosa significa lavorare nella propria realtà.
Il fattore più importante per gli italiani al momento di scegliere un datore di lavoro è l’equilibrio fra vita professionale e privata, indicato dal 52% del campione, seguito da un’atmosfera di lavoro piacevole (51%), retribuzione e benefit interessanti (47%), sicurezza del posto di lavoro (46%) e opportunità di carriera (36%). Se guardiamo alle risposte dei colleghi europei, retribuzioni e benefit interessanti occupano la prima posizione (votati dal 59% degli intervistati), davanti a atmosfera di lavoro piacevole (51%), sicurezza del posto di lavoro (48%), work-life balance (47%) e opportunità di carriera (36%). Per le lavoratrici sono molto importanti l’equilibrio fra lavoro e vita privata (54% contro il 50% dei colleghi), l’atmosfera di lavoro piacevole (55%, +9% sui colleghi), la sicurezza del posto di lavoro (47%, +3%) e la flessibilità (39%, 12 punti in più dei colleghi). I colleghi, invece, sono più attenti a retribuzioni e benefit (48% contro il 46% delle donne), opportunità di carriera (37%, +3% sulle dipendenti), solidità finanziaria (38%, +9%) e buona reputazione (24% contro il 17% delle colleghe). Ma le differenze più evidenti emergono per fasce di età: i giovani sotto ai 25 anni cercano più degli altri un’azienda che valorizzi la diversità e l’inclusione (23%), oltre metà dei Millennials (il 54% dei 25-34enni) dà la priorità all’atmosfera di lavoro piacevole, per la generazione dei 35-54enni sono molto importanti retribuzione e benefit (48%), mentre gli over 55 guardano soprattutto alla solidità finanziaria dell’azienda (40%).
Nella percezione dei potenziali dipendenti, però, ciò che offrono le aziende italiane non corrisponde alle loro aspettative. Sia l’attuale datore di lavoro sia il resto delle imprese si concentrano soprattutto sulla solidità finanziaria e sull’ottima reputazione, che nei desideri dei lavoratori occupano rispettivamente la sesta e l’ottava posizione. Il work-life balance, in cima alle priorità dei dipendenti, si trova solo al sesto posto nell’offerta dell’attuale datore di lavoro e al nono in quella della media delle imprese italiane. L’atmosfera di lavoro piacevole, il secondo obiettivo dei lavoratori, è solo la quinta priorità del datore di lavoro e l’ottava del resto delle aziende, mentre retribuzione e benefit, al terzo posto fra i lavoratori, si colloca in sesta posizione fra ciò che offrono le l’imprese e solo in decima nelle proposte dell’attuale datore di lavoro.
Il disallineamento fra aspirazioni dei lavoratori e l’offerta delle aziende risulta evidente anche analizzando i benefit più desiderati e più ricevuti dai potenziali dipendenti.
I benefit più richiesti sono l’assistenza sanitaria (indicata dal 78% del campione), l’orario di lavoro flessibile(78%), benefici supplementari per le vacanze (come ferie annuali e periodo sabbatico, 74%), il rimborso totale o parziale delle spese di viaggio o mobilità (74%), formazione interna o formazione continua sovvenzionata (70%). Fra questi il più riconosciuto dalle aziende è l’orario di lavoro flessibile, ottenuto dal 46% del campione, seguito da assistenza sanitaria (39%), formazione (38%), rimborsi per le spese di viaggio o mobilità (21%) e supplementi per le vacanze (20%). Quasi tre Millennial su quattro (73%) sono interessati a una vacanza aggiuntiva come benefit aziendale, i colleghi più giovani desiderano un’assicurazione viaggi (63%), i 35-54enni aspirano a un piano mensa o ai pasti sovvenzionati, mentre i lavoratori senior oltre i 55 anni richiedono più spesso l’assistenza sanitaria (86%).