UN.I.COOP. per l’anno 2018/2019 ha promosso ed organizzato il Corso Revisori, elaborato ai sensi del combinato disposto dell’Art.7 del D.Lgs. 220/2002 2 degli Artt. 5 e 6 del D.M. 6 dicembre 2004 e dal D.A. Attività Produttive del 1° febbraio 2006, avente l’obiettivo generale di contribuire alla qualificazione e professionalizzazione di risorse umane

Il programma del corso di abilitazione, prevedeva 17 moduli così suddivisi:

  1. La cooperativa: genesi, finalità e funzioni
  2. Costituzione della Cooperativa
  3. Il rapporto Societario e gli Organi Sociali
  4. Tipi di cooperative, i Consorzi
  5. Rapporto di lavoro e rapporti associativi delle cooperative
  6. La perdita della mutualità e della mutualità prevalente. Trasformazione, fusione e scioglimento della Società Cooperativa
  7. Il regime fiscale delle cooperative
  8. Il Bilancio
  9. I provvedimenti conseguenti alla Vigilanza
  10. La principale legislazione in materia di cooperazione
  11. L’altra mutualità, enti no profit e mutualistici
  12. La vigilanza sulla Cooperazione ed i provvedimenti sanzionatori
  13. Il verbale di revisione: esame della modulistica ministeriale
  14. Esame della documentazione di alcune cooperative tipo
  15. Libri Contabili, Sociali – Adempimenti Amministrativi
  16. Revisione simulata di alcune cooperative
  17. Verifica dei risultati

 

Il colloquio individuale selettivo per la verifica del livello di apprendimento, si è tenuto anche in presenza di un funzionario del Ministero, venerdì 15 febbraio.

L’Unione Regionale del Piemonte ha partecipato attivamente, formando 4 nuovi Revisori, che potranno svolgere con professionalità e autorevolezza il ruolo di Revisore di Cooperative,  a partire dal biennio 2019/2020.

RIUNIONE DELLA GIUNTA REGIONALE DI VENERDI’ 15 FEBBRAIO

Abolizione del ticket sui medicinali e criteri del nuovo bando per la rimozione dell’amianto sono stati i principali argomenti esaminati venerdì 15 febbraio dalla Giunta regionale nel corso di una riunione coordinata dal presidente Sergio Chiamparino. Ticket. Come proposto dall’assessore Antonio Saitta, dal 1° marzo 2019 i piemontesi che non godono di esenzione non pagheranno più il ticket sui medicinali. E’ stata infatti cancellata la quota fissa di compartecipazione farmaceutica a carico dei cittadini in vigore dal 2002. Il provvedimento interessa 1.100.000 piemontesi. Amianto. Definiti, su proposta dell’assessore Alberto Valmaggia, i criteri per la redazione del bando che assegnerà ai Comuni piemontesi contributi per complessivi 2 milioni di euro per la rimozione dei manufatti contenente amianto durante gli anni 2019 e 2020. Il bando darà priorità agli edifici di proprietà pubblica, con particolare riguardo a quelli sede di istituti scolastici e le risorse assegnate (massimo 250.000 per progetto) dovranno garantire la copertura dei costi bonifica e ripristino, mentre le spese tecniche ed amministrative saranno a carico dei Comuni. Sono esclusi dalla partecipazione i centri inseriti nel sito di interesse nazionale di Casale Monferrato, dove queste operazioni sono delineate da decreto del ministero dell’Ambiente. La Giunta ha inoltre approvato: su proposta dell’assessore Francesco Balocco, la proroga al 30 giugno 2020 del termine per l’attuazione dell’accordo di programma per la realizzazione del raccordo della strada regionale 20 con la strada provinciale 30 nel territorio di Racconigi, in modo da permettere il collaudo dell’opera e la rendicontazione; su proposta dell’assessore Giuseppina De Santis, l’espressione dell’intesa per l’autorizzazione del progetto presentato da Terna Rete Italia per il collegamento in cavo a 220 kV “Pianezza-Grugliasco” e i nuovi tratti delle linee aeree a 220 kV in ingresso nei Comuni di Pianezza, Collegno, Rivoli e San Gillio; su proposta dell’assessore Giorgio Ferrero, il regolamento che disciplina competenze, composizione e funzionamento della Commissione consultiva regionale per il coordinamento dell’attività venatoria e la tutela della fauna selvatica, prevista dalla l.r. 5/2018; su proposta dell’assessore Antonio Saitta, la riorganizzazione e razionalizzazione della rete dei laboratori di analisi dell’area Ovest di Torino; su proposta dell’assessore Alberto Valmaggia, lo schema di accordo di programma tra la Regione Piemonte e il Consorzio Smaltimento Rifiuti Area Biellese per la riqualificazione e la valorizzazione degli ecocentri consortili, che vede la Regione intervenire con 148.000 euro.

«Siamo nelle condizioni di effettuare questa operazione – ha puntualizzato Saitta – grazie ai risparmi consistenti ottenuti in questi cinque anni sulla farmaceutica, anche attraverso l’apertura al mercato delle gare di acquisto e l’introduzione della concorrenza, che ci hanno permesso di reinvestire risorse nel sistema sanitario regionale e nella cura dei pazienti». L’assessore ha poi ricordato che «il ticket era stato pensato con l’obiettivo di controllare e calmierare la spesa farmaceutica. I dati degli ultimi anni dicono invece che non esiste alcuna correlazione fra le due cose: la spesa nelle singole Regioni è variata in modo indipendente dall’applicazione dei ticket.. Nei fatti era diventato soltanto una tassa». Nel 2018, in virtù anche di una migliore gestione, la Regione Piemonte ha ridotto di 27,7 milioni di euro la spesa sulla farmaceutica convenzionata rispetto all’anno precedente. L’incidenza di questa spesa è stata pari al 6,56% del Fondo sanitario regionale, a fronte di una soglia massima fissata a livello ministeriale al 7,96%: un minor costo di circa 116 milioni rispetto al tetto di spesa programmato. Nel corso degli anni la Regione aveva già introdotto una serie di esenzioni in base al reddito e alle patologie, oltre ad aver eliminato la quota di compartecipazione sui farmaci non coperti da brevetto.

L’AUTONOMIA RISPOSTA ALLA CRISI DELLA DEMOCRAZIA

È stato centrato sull’autonomia delle Regioni l’intervento del presidente Sergio Chiamparino all’assemblea di Anci Piemonte tenutasi lunedì 18 febbraio a Torino: «Penso che il tema delle autonomie possa essere una risposta, forse la principale, che si può dare all’attuale crisi della democrazia rappresentativa. Il rischio che la democrazia venga svuotata dall’indebolimento dei suoi organi di rappresentanza può essere bilanciato dalle autonomie. In una fase in cui nell’intero Occidente e non solo sempre di più si avverte una democrazia rappresentativa che tende a rapportarsi direttamente con il cittadino per la crisi dei partiti politici e di altri organi di rappresentanza – ha puntualizzato Chiamparino – credo che avere un sistema più diffuso di poteri sul territorio eletti democraticamente possa essere il modo per bilanciare i rischi che ci sono sempre quando la democrazia è priva di corpi intermedi o ha corpi intermedi non sufficientemente in grado di garantire la rappresentanza. Le autonomie sono in questa chiave anche un tema di rafforzamento sostanziale della democrazia». Chiamparino ha inoltre sostenuto che «chi dice che con il federalismo differenziato restano più risorse alle Regioni afferma il falso. La questione del residuo fiscale, cioè la quantità di risorse in più o in meno che le Regioni verserebbero allo Stato, è totalmente estranea all’applicazione dell’autonomia differenziata. Se oggi una funzione, poniamo per esempio i beni culturali, viene esercitata dallo Stato con ‘x’ risorse, quella funzione verrebbe attribuita dallo Stato alla Regione con le stesse ‘x’ risorse. Dal punto di vista delle finanze per lo Stato non cambierebbe nulla, starebbe poi alla Regione vedere se è in grado di svolgere quella funzione con costi minori o con risultati maggiori». La Regione ha avviato da alcune settimane una negoziazione con il Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri riguardante otto materie: governo del territorio e beni paesaggistici e culturali; protezione civile e infrastrutture; tutela del lavoro, istruzione tecnica e professionale, istruzione e formazione professionale e istruzione universitaria; politiche sanitarie; coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; ambiente; fondi sanitari integrativi; rapporti internazionali e con l’Unione Europea.

PUBBLICATO IL BANDO DI GARA PER IL PARCO DELLA SALUTE DI TORINO

Con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea del bando di gara è definitivamente partita la procedura per l’affidamento del contratto di partenariato pubblico-privato per la costruzione deil Parco della Salute di Torino con la formula del dialogo competitivo. «Stiamo procedendo nel rispetto dei tempi stabiliti, in modo da avviare concretamente il processo di realizzazione del Parco – fa presente l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta -. La modalità del dialogo competitivo ci permetterà di definire al meglio il percorso per arrivare al progetto definitivo, sulla base delle reali esigenze cliniche e sanitarie». Gli operatori interessati hanno tempo fino a venerdì 26 aprile 2019 per presentare le domande di partecipazione, che saranno analizzate per la verifica dei requisiti economici e tecnici necessari. Quelli ammessi prenderanno parte al dialogo competitivo e presenteranno una prima proposta progettuale. La Città della Salute convocherà a quel punto i concorrenti per approfondire ogni aspetto legato al progetto. Terminata questa fase, si chiederà di presentare il progetto definitivo sulla base del quale verrà scelto il vincitore. L’intera fase di gara avrà una durata di 18 mesi.

TRENTA MILIONI PER L’INDUSTRIA MANIFATTURIERA 4.0

La Regione Piemonte stanzierà 30 milioni per finanziare il progetto del Mtcc, Manufacturing Technology Competence Center e per una analoga piattaforma dedicata al settore aerospaziale. Il vicepresidente Aldo Reschigna ha depositato, lunedì 18 febbraio, un emendamento al bilancio di previsione 2019, approvato dalla competente Commissione del Consiglio regionale, per iscrivere la somma rivolta allo sviluppo dell’industria manifatturiera 4.0 che la Regione promuove in collaborazione con il Politecnico di Torino e con gli altri soggetti pubblici interessati. Le attività e i costi ammissibili finanziati dalla Regione riguardano l’edificazione della struttura, la realizzazione di spazi tecnologicamente attrezzati, l’acquisizione di attrezzature di ricerca. «Il nostro finanziamento è funzionale a un forte sviluppo integrato della ricerca, della produzione e delle competenze, con particolare riguardo alle piccole e medie imprese – ha commentato il presidente Sergio Chiamparino -. La collaborazione con le Università piemontesi e con il Politecnico di Torino, in questo particolare caso, si rafforza attraverso un accordo che potrà essere la chiave del successo per le nostre filiere innovative, che sono già competitive e che avranno l’opportunità di compiere un ulteriore salto verso il futuro».

RIUNIONE DI GIUNTA VENERDI’ 22 FEBBRAIO

Parco della Salute di Torino e disagio abitativo sono tra i principali argomenti esaminati venerdì 22 febbraio dalla Giunta regionale nel corso di una riunione coordinata dal presidente Sergio Chiamparino. Parco della Salute di Torino. Con una delibera presentata dagli assessori Aldo Reschigna, Giuseppina De Santis e Antonio Saitta è stato approvato, nell’ambito del Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020, il Programma attuativo di ricerca, sviluppo e innovazione del Parco della Salute di Torino, che descrive le modalità di attuazione dell’intervento strategico denominato “Polo della ricerca preclinica e complementare, preclinica traslazionale e biomedica”. Questo intervento si articola nella realizzazione edile del Centro di ricerca di biotecnologie e medicina traslazionale (lotto 2 in Via Nizza 40, area ex Scalo Vallino), nei progetti di ricerca a sviluppo e infrastrutture di ricerca, nelle azioni di pianificazione e gestione degli interventi. La dotazione finanziaria complessiva ammonta a 138.475.000 euro, 90 provenienti dal Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020, 28,475 a carico dei privati partecipanti ai progetti di ricerca, 20 da ricondursi ad iniziative già programmate, individuate e finanziate nell’ambito del programma operativo del Fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020 ( vedi in prima pagina). Disagio abitativo. Stabiliti i criteri e gli indirizzi per gli interventi di welfare abitativo, come proposto dall’assessore Augusto Ferrari. L’obiettivo che si intende perseguire con la nuova programmazione è la creazione per ciascun Comune capofila di uno Sportello casa che sappia supportare le famiglie nella scelta del percorso di sostegno più consono alle esigenze. I Comuni piemontesi sono stati suddivisi secondo classi di disagio, che vedono nei primi posti, nell’ordine, Torino, Novara, Alessandria e Asti, Vercelli, Cuneo, Moncalieri, Biella, Casale Monferrato e Collegno. Per garantire l’uguaglianza di accesso a tutti i cittadini, i Comuni sono stati aggregati in 30 ambiti territoriali. In sede di prima applicazione si intende, sulla base delle risorse che si renderanno disponibili, offrire una soluzione abitativa a circa 500 famiglie all’anno abbattendo di circa un terzo il canone concordato, consentire a oltre 700 famiglie sfrattate di non perdere la casa e rinnovare un contratto di locazione a canone concordato ribassato di circa un terzo, assicurare il trasferimento alle Atc del Piemonte della quota prevista del 60% dell’ammontare delle morosità incolpevoli di circa 8000 assegnatari all’anno, permettere a 200/250 famiglie in forte disagio di affittare un alloggio realizzato da soggetti attuatori privati in edilizia agevolata a un canone che approssima il canone sociale, consentire a 300 famiglie assegnatarie di alloggi di edilizia agevolata realizzate con contributo regionale dalle cooperative edilizie a proprietà indivisa di mantenere spese abitative sostenibili rispetto al reddito, qualora si verifichi nel corso dell’assegnazione la perdita o la consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo

La Giunta regionale di venerdì 22 febbraio ha inoltre approvato provvedimenti sull’ospedale unico del Vco e sulla validità delle ricette ambulatoriali Ospedale unico del Vco. Deliberati, su proposta degli assessori Aldo Reschigna e Antonio Saitta, la scheda progetto e il relativo piano finanziario per la realizzazione ad Ornavasso dell’ospedale unico dell’- Asl Vco. L’importo preliminare complessivo ammonta a 149.128.000 euro, così suddivisi: 60 milioni del Fondo di Sviluppo e Coesione 201- 4-2020, 16 milioni di risorse regionali e il resto proveniente dai privati. Validità delle ricette ambulatoriali. Accogliendo la proposta dell’assessore Antonio Saitta è stata estesa da 60 a 180 giorni dalla data di compilazione la validità della ricetta ambulatoriale per richiesta di prestazioni diagnostico-specialistiche compilata dai medici di medicina generale, dai pediatri di libera scelta e dai medici specialisti ambulatoriali.

Rimaniamo a disposizione alle seguenti mail:

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