NOTIZIE DALLA SEGRETERIA REGIONALE DEL PIEMONTE
Nel mese di aprile invieremo via PEC alle cooperative aderenti, un promemoria con allegata la lettera con i dettagli per il versamento della quota associativa 2019, divisa in fasce contributive, che comprenderanno lo 0.035% sul bilancio al 31/12/2018.
Vi comunichiamo che l’ufficio Contribuzioni di UN.I.COOP. Nazionale con la lettera protocollata N. 148/19 in riferimento alla delega all’incasso siamo obbligati ad inviare al Nazionale un report mensile, anche sintetico, sulla contribuzione riscossa.
Per questo motivo siamo a richiedere la massima puntualità nei versamenti ricordandovi che per la quota associativa del 2019 il termine massimo è il 31 MAGGIO 2019 e per ovviare a ritardi nella registrazione è indispensabile indicare il numero di matricola.
Si ricorda infine che il 3% degli utili, riportati nel bilancio relativo all’ultimo esercizio dovrà essere versato entro e non oltre il 31 LUGLIO 2019.
Vi invitiamo a contattarci per qualsiasi dubbio al numero di segreteria 3381986942, che provvederà ad affrontare con Voi qualsiasi urgenza rapportandosi con l’ufficio Nazionale di UNI.COOP.
Di seguito la tabella da seguire per le quote da versare:

FASCE CONTRIBUTIVE IN BASE AL QUOTA FISSATA PER L’ANNO
VALORE DELLA PRODUZIONE 2019

1. 0,00€-75.000,00€ 250,00€

2. 75.001,00€-300.000,00€ 350,00€

3. 300.001,00€-1.000.000,00€ 500,00€

4. 1.000.001,00€-2.000.000,00€ 800,00€

5. 2.000.001,00€-5.000.000,00€ 1.200,00€

6. 5.000.001,00€-10.000.000,00€ 2.200,00€

7. Oltre 10.000.000,00€ 3.500,00€

IL NUOVO PIANO DI QUALITÀ DELL’ARIA MISURE SU AGRICOLTURA, ENERGIA, INDUSTRIA, TRASPORTI, RIQUALIFICAZIONE URBANA E COMUNICAZIONE
Quarantasette misure che interessano i comparti agricoltura, energia e industria, trasporti, riqualificazione urbana e comunicazione: sono i numeri del Piano regionale di qualità dell’aria (Prqa), il documento programmatico che definisce i principi e gli obiettivi su cui dovranno convergere tutti i provvedimenti che avranno impatto diretto o indiretto sulle emissioni in atmosfera, approvato lunedì 25 marzo dal Consiglio regionale del Piemonte. L’obiettivo è portare alla drastica riduzione delle emissioni in atmosfera dei principali inquinanti, primi tra tutti le polveri sottili (Pm 10 e Pm 2,5) e il biossido di azoto. «Oggi – ha detto l’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia – è stato approvato il documento strategico che guiderà le politiche future sulla qualità dell’aria. Si tratta del frutto di un lavoro enorme che ha visto impegnato, non solamente l’Assessorato all’Ambiente, ma tutte le strutture regionali coinvolte, più o meno direttamente, nelle problematiche inerenti la qualità dell’aria che respiriamo. Già da tempo, la Giunta ha adottato provvedimenti che rispondono ai principi del Piano, quali ad esempio le delibere d i a t t u a z i o n e dell’accordo tra le Regioni dell’area padana e il ministero dell’Ambiente. Da oggi il Piemonte si è dotato di uno strumento in grado di guidare, in modo omogeneo, la politica regionale di contrasto alle emissioni nocive in atmosfera e ai cambiamenti climatici in atto». Il Piano parte con l’analizzare lo stato della qualità dell’aria del Piemonte, valutando le concentrazioni degli inquinanti al fine di identificare le porzioni di territorio oggetto di superamento dei limiti, e individuando inoltre le fonti emissive di sostanze nocive. Vengono poi definite 47 misure di intervento, relative ad ambiti diversi, finalizzate al miglioramento della qualità dell’aria: 22 in materia di trasporti, 9 in ambito di energia, 5 per l’industria, 5 per l’agricoltura, 2 relative alla riqualificazione urbana e 4 concernenti la comunicazione.
Agricoltura: sostegno agli investimenti e all’adozione di tecniche agronomiche per la riduzione delle emissione di ammoniaca tramite politiche di cofinanziamento; sostegno tramite finanziamento all’utilizzo di concimi organici in sostituzione di quelli minerali; riduzione delle emissioni di ammoniaca in atmosfera da zootecnia, tramite allontanamento rapido delle deiezioni animali, utilizzo di coperture sulle strutture di stoccaggio e immediata incorporazione al terreno dei reflui a seguito dello spandimento; limitazione della combustione dei residui colturali in campo Energia e industria: stoccaggio dell’energia negli invasi alpini, incrementando l’utilizzo di sistemi di pompaggio/generazione esistenti per costituire bacini di accumulo in condizioni di domanda scarsa; efficientamento energetico degli edifici, tramite la riqualificazione energetica degli involucri (sia pubblici che privati) e degli impianti di riscaldamento, la promozione delle fonti rinnovabili nell’edilizia e la regolamentazione dell’uso delle biomasse; sviluppo di una rete di teleriscaldamento efficiente; informazione e formazione sul risparmio energetico, tramite la diffusione di materiale divulgativo e la partecipazione dei cittadini, tecnici e installatori a corsi ed eventi formativi; efficientamento energetico dei processi produttivi industriali e limitazioni delle emissioni in atmosfera. Trasporti: realizzazione di una logistica in ambito urbano che veda la creazione di piattaforme e centri di distribuzione dove far confluire merci, e organizzando lo smistamento con mezzi a basso impatto ambientale; potenziamento del Servizio ferroviario metropolitano, completamento della Linea 1 della metropolitana e realizzazione della Linea 2 della metropolitana; elettrificazione delle linee ferroviarie ancora carenti; rinnovo di circa 3mila mezzi maggiormente inquinanti del trasporto pubblico locale; promozione della mobilità elettrica e del car-sharing; incentivazione all’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale e incentivi economici, con l’associazione di servizi aggiuntivi; promozione della mobilità ciclistica; obbligo di realizzazione del Piano urbano per la Mobilità sostenibile per tutti gli enti di area vasta e gli agglomerati urbani sopra i 100 mila abitanti; rimodulazione tariffaria dei parcheggi in modo da favorire la sosta nelle aree di interscambio; limitazioni della circolazione in ambito urbano dei veicoli maggiormente inquinanti. Riqualificazione urbana: promozione della sostituzione degli edifici ad alto impatto ambientale con edifici a zero emissioni (Zeb e incentivi in termini di costo di costruzione e di oneri di urbanizzazione per gli interventi di incremento premiale di volumetria); miglioramento del verde urbano mediante piantumazioni progettate e pianificate. Comunicazione: informazione sullo stato della qualità dell’aria e sui rischi per la salute, anche tramite campagne di sensibilizzazione; attivazione di progetti formativi e di buone pratiche per la cittadinanza attraverso le scuole, il mondo del lavoro e il terzo settore; promozione della partecipazione attiva dei cittadini e la creazione di canali di confronto e di discussione sul tema della qualità dell’aria.

ALTRI DUE MILIONI E MEZZO PER LA ROTTAMAZIONE DEI VEICOLI COMMERCIALI PIÙ INQUINANTI
La Giunta regionale del Piemonte ha definito i criteri per l’assegnazione di due milioni e mezzo di euro per l’acquisto di veicoli utilizzati dalle micro, piccole e medie imprese piemontesi, in sostituzione delle vetture più inquinanti. I nuovi criteri vanno a integrare le categorie messe a bando lo scorso dicembre con una dotazione di 4 milioni di euro, che consentivano la sostituzione o la conversione dei motori, dei soli veicoli commerciali N1 o N2, ossia quelli con massa inferiore a 3,5 tonnellate e quelli tra 3,5 e 12 tonnellate. Viene così ampliata la categoria dei veicoli aziendali sostituibili o convertibili, includendo le categorie M1, M2, N1, N2 e N3. In queste categorie sono compresi i veicoli destinati al trasporto di persone, anche con più di otto posti a sedere oltre al conducente non superiori alle 5 tonnellate, nonché i veicoli commerciali con massa superiore alle 12 tonnellate. Per l’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia «con questo provvedimento si arriva ad assegnare un totale di oltre 6 milioni e mezzo di euro, allargando la platea dei beneficiari nonché la tipologia dei veicoli». I criteri adottati dalla Giunta regionale prevedono che, per ottenere l’incentivo regionale, occorra rottamare un veicolo aziendale M1, M2, N1, N2 e N3 per il trasporto in conto proprio, aventi motorizzazione benzina fino a euro 1/I inclusa, ibridi benzina (benzina/ metano o benzina/Gpl) fino a euro 1/I inclusa, e diesel fino a euro 4/IV inclusa. Tali veicoli potranno essere sostituiti con mezzi analoghi di tipo elettrico puro, ibrido (benzina/ elettrico Full Hybrid o Hybrid Plug In), metano esclusivo, Gpl esclusivo, metano o Gpl bifuel (benzina/metano e benzina/gpl). Vengono inoltre ammesse le spese di conversione dei

motori di veicoli aziendali M1, M2, N1, N2 e N3, attualmente alimentati a gasolio, in motorizzazioni meno inquinanti (elettrico, metano, Gnl, Gpl e bifuel benzina (benzina/ metano e benzina/Gpl). Ogni impresa potrà presentare fino a dieci domande di contributo, a fronte di altrettanti veicoli aziendali rottamati o convertiti. Il bando per l’assegnazione delle risorse sarà pubblicato nelle prossime settimane, e rimarrà aperto fino a esaurimento della dotazione finanziaria, e comunque non oltre i 12 mesi dalla pubblicazione. L’istruttoria sarà condotta dalla Regione stessa e da

Unioncamere, anche tramite le singole Camere di Commercio. Per ogni singolo contributo ammesso è prevista un’assegnazione tra i mille e i 10 mila euro, a seconda dell’entità della sostituzione o della conversione.. Ha concluso l’assessore Valmaggia: «L’intento della Giunta è quello di sostenere le imprese piemontesi negli sforzi che siamo costretti a chiedere loro in attuazione delle politiche di risanamento dell’aria».

IL PROGRAMMA MIP PROTAGONISTA A “VOGLIA D’IMPRESA”.
Il programma Mip-Mettersi in proprio ha finora ottenuto un considerevole successo. Come evidenzia l’assessore regionale al Lavoro, Gianna Pentenero, «partito a giugno 2017 con un finanziamento di 7 milioni e mezzo di euro, a cui si aggiungerà un analogo stanziamento fino al 2021, ha permesso la creazione in tutto il Piemonte di quasi 400 tra nuove imprese e attività di lavoro autonomo, di cui più di 200 nel territorio metropolitano di Torino». Tra di esse figurano asili nido, floral designer, produttori di tiramisù di qualità, cooperazione sociale finalizzata al reinserimento di famiglie in condizione di temporanea difficoltà, il negozio gourmet punto di riferimento per un’intera borgata montana, l’interior design, un’agenzia di viaggi online per turismo accessibile alle persone con esigenze speciali. Mip è stato il protagonista di “Voglia d’impresa”, manifestazione interamente dedicata all’imprenditoria con testimonianze di casi di successo, presentazioni di servizi gratuiti a sostegno di aspiranti imprenditori e lavoratori autonomi, workshop e dibattiti tenutasi lunedì 25 e martedì 26 marzo nell’Environment Park di Torino su iniziativa di Regione Piemonte e Città metropolitana di Torino. Le 18 migliori imprese della provincia, divise in sei categorie (golosa, vivere il territorio, femminile, libero professionista, giovanile e con finalità sociale) sono state premiate dall’assessora Pentenero e dal consigliere delegato allo Sviluppo economico di Città metropolitana di Torino, Dimitri De Vita

TURISMO IN PIEMONTE, NEL 2018 SUPERATI I 15 MILIONI DI PERNOTTAMENTI
Il turismo in Piemonte nel 2018 ha superato per la prima volta i 15 milioni di presenze (+1,35%), arrivando a registrare oltre 5 milioni e 200.000 arrivi (+1,86%), grazie a un andamento positivo dei mercati esteri (+3,63% di arrivi e +4,48% di presenze rispetto allo scorso anno) e con un’interessante crescita nei mesi di marzo e novembre (+15,5% di arrivi e +21,5% di presenze a marzo e +10,2% di arrivi e +6,2% di presenze a novembre). Sono questi i dati, relativi allo scorso anno, elaborati dall’Osservatorio turistico regionale che opera in Dmo Piemonte, presentati dall’assessora regionale alla Cultura e al Turismo, Antonella Parigi. Secondo l’Osservatorio, infatti, nel 2018 è proseguito il trend di crescita ormai più che decennale del settore in Piemonte: dal 2009 gli arrivi sono cresciuti di oltre il 36%, le presenze del 30,2%. I mesi estivi si confermano i più importanti per il turismo regionale, attraendo oltre il 60% dei flussi. A livello complessivo, gli arrivi crescono maggiormente nel secondo semestre, mentre i pernottamenti crescono di più nella prima metà dell’anno. «I dati 2018 testimoniano una regione che continua a crescere, e allo stesso tempo evidenziano due elementi importanti – ha dichiarato Parigi -. Da una parte questa misurazione standard mostra sempre più la sua insufficienza, a causa dello spostamento del mercato dalle forme tradizionali di ospitalità alle locazioni turistiche, e per questo, oltre ad aver attivato una nuova piattaforma per la rilevazione di arrivi e presenze, stiamo lavorando per rendere operativo il nuovo Codice identificativo regionale, che ci permetterà di avere un quadro completo dell’offerta e dei flussi turistici. Dall’altra parte i risultati ci segnalano un parziale rallentamento dovuto, almeno in parte, al venir meno di quell’effetto paura’ che negli anni passati ci aveva fortemente favoriti nel contesto internazionale. I prodotti turistici trainanti, a livello regionale, sono sempre più l’outdoor

e, soprattutto, l’enogastronomia, come dimostrano i dati e le aree che registrano una maggiore crescita, mentre cresce in maniera meno incisiva il turismo culturale, cosa che, ad esempio, può giustificare almeno in parte l’aumento più contenuto dei flussi su Torino». (da)

Vi comunichiamo che i nostri uffici rimarranno chiusi per le vacanze di Pasqua dal 20/4 al 28/4 e saremo nuovamente attivi lunedì 29/4.
Per le urgenze contattateci via E-MAIL: segreteria.piemonte@unicoop.it

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