La misura è rivolta a micro, piccole e medie imprese piemontesi e ai lavoratori autonomi
I “Contributi a fondo perduto finalizzati a sostenere le MPMI piemontesi ed i lavoratori autonomi nell’attivazione di operazioni finanziarie connesse ad esigenze di liquidità” sono finalizzati a supportare le micro, piccole, medie imprese e i lavoratori autonomi piemontesi (comprese anche le forme di autoimpiego di artigiani e commercianti senza dipendenti) nel sostenere i costi relativi ad ottenere finanziamenti bancari (o di altri intermediari finanziari) concessi a seguito dell’emergenza sanitaria Covid-19.
Il sostegno regionale si concretizza in contributi a fondo perduto, finalizzati ad abbattere i costi del finanziamento. L’importo relativo è commisurato a quello del prestito che l’impresa o lavoratore autonomo ha ottenuto tramite il canale creditizio.
I finanziamenti, a fronte dei quali verrà erogato un importo da un minimo di 2.500 euro a un massimo di 7.500 euro, devono connotarsi come nuovo credito connesso ad esigenze di liquidità, di importo fino a 150.000 euro e con durate di rimborso fino a 6 anni.
I prestiti da parte di banche, istituti e intermediari finanziari, devono essere stati stati erogati a partire dal 17 marzo 2020 in poi, dichiarando di aver subito un calo di fatturato nel bimestre marzo/aprile 2020 di almeno il 30% rispetto allo stesso periodo del 2019 (questo elemento è automaticamente presunto per le imprese costituite nel 2019).
Le imprese interessate ad usufruire del bonus regionale devono quindi, in prima battuta, rivolgersi a banche, confidi o altri intermediari finanziari per richiedere il finanziamento alle condizioni vigenti (la pratica per ottenerlo è autonoma e non correlata a questa misura). Successivamente, quando verrà pubblicato il bando regionale della misura in oggetto (indicativamente dal 12 maggio 2020 in poi), si potrà fare domanda per richiedere il bonus che abbatte i costi del prestito precedentemente ottenuto.